
In occasione del lancio del suo libro “Lesson”, Rocco Siffredi ha rilasciato un’intervista a Vanity fair ha toccato varie tematiche. Dalla situazione di disagio con l’Ungheria a tematiche riguardanti il figlio.
“Sta parlando dello stesso Orbán che a dicembre scorso ha espulso dal partito uno dei fondatori dopo che era stato sorpreso mentre si intratteneva con 24 uomini?.
Quindi be’, direi. Però in Italia è ancora più complicato fare il mio lavoro, con il Vaticano vicino. Anche se vedo ormai che, grazie ai social, nessun politico può più reprimere l’orientamento di nessuno. Poi sono convinto di una cosa, per le nuove generazioni l’eterosessualità non vorrà dire più nulla. Si va verso una sessualità bella e che ci rappresenta, verso un uomo o una donna”.
L’ex naufrago ha dichiarato anche le sue idee riguardanti le future generazioni e il rapporto con la sessualità.:
“Sono stato anche con gli uomini, ho provato tutto. Anche rapporti omosessuali. Ma non è questa la cosa brutta, figuriamoci. […] Bisessuali secondo me non vuol dire nulla, in futuro saremo tutti Asessuali. Le donne si organizzano da sole e vedono molti film con sole femmine, e il maschilismo è finito. Lo penso soprattutto dei ragazzi più giovani: decidono di andare con chi vogliono, a prescindere da quello che hanno sotto i vestiti”.
Sul figlio dichiara: “Fanno dieci anni insieme adesso. Mi ha sconvolto perché non pensavo possibile esistesse qualcuno che potesse fare a meno di certi filmati. Ma ci sta: essendo mio figlio, è normale che abbia un approccio distaccato. Tutti gli altri guardano i miei video. L’esperienza intima è fatta del rapporto con la persona con cui lo fai, è scambio di sentimenti, divertimento, comunicazione. Le ragazzine invece hanno l’ansia da prestazione. Va spiegato che anche i miei video non sono mica un manuale”.
